Corte Bocchi: la bellezza che sopravvive al terremoto.

La corte chiusa, nella bassa modenese, è una tipologia di azienda agricola che raggruppa in una struttura unica diversi edifici, rustici e non: casa padronale, stalle, fienili, granai, porcilaie e quant’altro. Oggi parliamo di una corte chiusa molto antica, il cui nucleo originario risale niente meno che al Quattrocento: la Corte Bocchi, sita a Staggia, frazione del Comune di San Prospero. La casa signorile che ne rappresenta il cuore pulsante è stata rimaneggiata verso la metà del ‘700 quando viene affiancata da due torri, come è possibile vedere nella fotografia sottostante che immortala un particolare dell’affresco interno.

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Delle torri solo una è sopravvissuta fino al sisma del 2012, e dopo la furia del terremoto anche la superstite è crollata. La corte, ereditata nel 1936 da Tito Bocchi, era appartenuta in precedenza al sindaco  – duranti gli anni ’20 –  del comune di San Prospero. La Corte Bocchi è stata giustamente segnalata, fino al 2012, sui siti web del comune e della provincia come bellissimo esempio di architettura tipica del territorio modenese. Il Comune aveva provveduto anche all’installazione di un cartello che la facesse notare a chi, magari in bicicletta durante una bella giornata di sole, vi fosse capitato dinanzi domandandosi notizie di cotanta bellezza. Dopo il terremoto, il cartello intitolato alla Corte Bocchi ci accoglie come possiamo vedere qui sotto in fotografia.

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Oltre il cartello, un cancello arrugginito e solo accostato segna l’accesso a quello che doveva essere il giardino della Corte. L’autunno ha medicato in parte, con il suo tappeto di foglie colorate, le ferite della terra. Gli attrezzi agricoli riposano sornioni, come si addice a una domenica di novembre. Peccato che il loro riposo non sia destinato a finire tanto presto.

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Dentro la casa padronale alcune stanze sono completamente collassate. Ma nella sala principale, cui si accedeva prima del sisma dall’enorme portone d’ingresso, si rimane muti a contemplare la bellezza di ciò che miracolosamente rimane in piedi. Le scene dipinte sulle pareti parlano della gioia e serenità della vita nei campi, raccontano la ricchezza rurale della Corte che fu, dove si lavorava e viveva in letizia. I colori sono ancora brillanti, appena sotto la polvere che i calcinacci hanno sollevato. Questa stanza è rimasta immacolata, come se persino il terremoto non avesse avuto il coraggio di portare distruzione alla bellezza.

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Fuori, l’accesso di quel che rimane della torre e delle costruzioni adiacenti è ricoperto ormai da rampicanti spogli. Come capelli adornano le macerie, smussano gli spigoli della pietra viva, sono l’unico gioiello indossato da questi mattoni dimenticati.

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Oggi a Staggia tutto è silenzioso. Qualcuno passeggia nonostante l’umidità e la nebbia, un signore anziano – con lo sguardo pensoso sotto il suo cappello – si ferma davanti alla Corte a contemplarla dal cancello. Ci racconta che gli piange il cuore ogni volta che passa per questa strada. Vede la Chiesa, la Corte Bocchi, Villa Vecchi… tutte bellezze che furono, mutilate dalla forza distruttrice che, ormai sei anni or sono, è salita dalle viscere della terra a cambiare per sempre la vita di chi qui abitava.

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Non ha visto interventi dopo quelli urgenti del momento, il signore col cappello. Forse, rispondiamo noi, in situazioni simili gli sforzi – economici e non – vanno prima di tutto alla popolazione e alle case. Case dove si deve ricominciare a mangiare, bere, dormire. Dove la vita deve andare avanti. “Però” – dice il signore col cappello – “è un peccato.” Come no, lo sappiamo bene che è un peccato. Perchè la bellezza, nonostante il terremoto, è sopravvissuta ed è ancora lì ad aspettare noi. Noi che potremmo essere la sua unica salvezza.

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Today we speak of a very old typical farmhouse, whose original nucleus dates back to no less than the fifteenth century: its name is Corte Bocchi, located in Staggia, in San Prospero  (north of Italy). In these places the 2012 earthquake destroyed many buildings, and today they have not been restored yet. Corte Bocchi was remodeled in the mid-1700s when it was flanked by two towers, both no more visible. The manor house has survived with the wonderful frescoes that you can see in the photographs. Many rooms completely collapsed, but miraculously as you can see the most beautiful and completely painted one still resists. The earthquake spared the life of this beauty, it is up to us to take care of it now.